L’idea di celebrare la Giornata Internazionale della Lingua Madre è stata un’iniziativa del Bangladesh. Approvato alla Conferenza Generale dell’UNESCO del 1999, dal 2000 essa viene celebrata ogni anno per promuovere la diversità linguistica-culturale e il poliglottismo in tutto il mondo.
L’UNESCO crede nell’importanza della diversità culturale e linguistica per le società sostenibili. È nell’ambito del suo mandato per la pace che opera per preservare le differenze nelle culture e nelle lingue che promuovono la tolleranza e il rispetto per gli altri.
Presso il CPIA Trapani, nella sede di Mazara del Vallo, si è tenuta una conferenza per far conoscere e valorizzare la diversità linguistica presente nelle classi: la nostra scuola intende realizzare un’educazione alla cittadinanza attiva che solleciti lo sviluppo della competenza interculturale e multilinguistica come previsto dall’Agenda 2030. Ogni giorno viviamo occasioni di interazione tra le lingue madri presenti in classe, che permettono di aprirci a nuovi linguaggi e di sviluppare nuove abilità cognitive, metacognitive e relazionali.
La conferenza, con il coordinamento della prof.ssa Amato Rachele Sabrina, ha avuto luogo presso il laboratorio di informatica della sede di Mazara del Vallo, supportata dall’utilizzo della LIM e dell’interazione degli utenti presenti. Importante la visione del documentario a cura di Graziella Favaro, del Centro COME, che ha illustrato la rilevanza della lingua madre e delle diversità linguistiche presenti nel nostro territorio.
A livello globale il 40% della popolazione non ha accesso a un’istruzione in una lingua che parla o comprende. Tuttavia, si stanno compiendo progressi nell’educazione multilingue basata sulla madrelingua, con una crescente comprensione della sua importanza, in particolare nella prima scolarizzazione, e un maggiore impegno per il suo sviluppo nella vita pubblica.
Società multilingue e multiculturali esistono attraverso le loro lingue che trasmettono e preservano le conoscenze e le culture tradizionali in modo sostenibile.
Per gli utenti è stato importante mettersi in gioco in prima persona rispetto ad un percorso che esplora tematiche come empatia, accoglienza, identità, diversità. Hanno, infatti, manifestato il desiderio, a conclusione del percorso, di ripetere esperienze come questa.
Video documentario
0