Nel mese di marzo presso i locali del CPIA Mazara del Vallo si è tenuto, in attuazione del progetto FAMI PRISMA (Piano Regionale Integrato per una Sicilia Multiculturale e Accogliente), un laboratorio didattico incentrato sull’unione di arte e parole, condotto dalla tutor Rosa Cusumano e dalla docente Rachele Sabrina Amato.
Il laboratorio dal titolo “Arte e Parole” ha avuto una durata di trenta ore ed è iniziato con la presentazione del progetto e la descrizione del setting; il gruppo era formato da 15 allievi del CPIA provenienti dalla Tunisia e dal Bangladesh. L’attività è stata scandita da otto fasi, ognuna delle quali si prefissava un obiettivo diverso che andava dalla comunicazione attraverso le immagini all’elaborato finale su tela.
L’elaborato finale ha avuto come oggetto la realizzazione di una città suddivisa in quattro tele di cui le prime due rappresentano la città ideale mentre, le ultime due, la città inquinata. L’idea, per la realizzazione del laboratorio, è nata dal desiderio per far conoscere agli utenti l’importanza dell’AGENDA 2030, programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Si è optato per questo argomento perché la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico sono ‘Obiettivi comuni’ che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
La partecipazione degli utenti è stata interessata e, particolarmente, attiva proprio perché hanno capito l’importanza del progetto e perché ha dato loro l’opportunità di fare un’esperienza nuova. Nonostante le difficoltà linguistiche, questo percorso ha permesso loro di imparare le norme basilari del comportamento cooperativo, interagire sia oralmente che tramite la comunicazione non verbale mostrando un vivace entusiasmo non soltanto nei riguardi delle attività ma anche nello scoprire differenze e/o uguaglianze culturali.
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