Mercoledì 22 marzo, ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, si è svolta la Conferenza di chiusura dei progetti FAMI “PRISMA” e “L’Italiano: la strada che ci unisce” attivati dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle politiche Sociali e del lavoro della Regione Siciliana in partenariato con l’USR Sicilia, i CPIA, alcuni Istituti scolastici siciliani ed enti del terzo settore.
I lavori, dopo i saluti istituzionali, sono iniziati con una prima sessione dal titolo “Qualificazione del sistema scolastico – Istruzione e formazione come mezzo di accesso all’inclusione” con interventi di Fiorella Palumbo (Dirigente Ufficio II-USR Sicilia), Laura Pollichino (Dirigente scolastico in quiescenza), Rita Vitaliti (Dirigente scolastico CPIA Catania 2) e Albert Kabongo (Mediatore culturale PAS TP). Alla fine della sessione sono interevenuti alcuni studenti, cittadini di Paesi Terzi, dei percorsi formativi attivati dai CPIA.
Le attività sono proseguite con una sessione dedicata al progetto PRISMA “Esperienze, modelli di intervento e risultati” dove si è discusso, con testimonianze di operatori sociali, istituzioni e giovani dei PAS, di capacity building come strumento di innovazione istituzionale, di formazione per i giovani delle comunità migranti, di marginalità urbana e lavoro di strada, di sostegno e promozione delle reti locali di inclusione dei migranti.
Nel pomeriggio, i lavori sono proseguiti con due sessioni parallele, la prima sul progetto “L’Italiano: la strada che ci unisce”, sulla formazione civico linguistica e il ruolo dei CPIA, degli Enti Locali e delle comunità, la seconda sul progetto “PRISMA”, sulla riflessione dei modelli d’intervento e dei servizi per l’inclusione dei cittadini stranieri sulla base delle esperienze messe in campo.
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