Il CPIA Trapani aderisce al progetto FAMI “Don’t touch”

Il CPIA Trapani ha aderito alle attività del progetto “Don’t touch”, organizzato dalla Cooperativa Sociale Badia Grande di Trapani e finanziato nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020, Obiettivo Specifico 2, Integrazione/Migrazione legale-Obiettivo nazionale ON 3 Governance dei servizi.
Il progetto ha realizzato, nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani, una serie di attività volte a prevenire e contrastare le violenze di ogni genere, fisiche e psicologiche, nei confronti dei minori stranieri, coinvolgendo comuni, ASL, diocesi e scuole.
Nell’ambito del progetto è stata operativa un’unità mobile itinerante che, grazie ad un’equipe multidisciplinare composta da diversi esperti (tra cui giuristi e psicologi), ha fornito nel territorio informazioni, supporto ed accompagnamento al sistema dei servizi, finalizzati alla rilevazione, fra i minori stranieri, di eventuali casi di disagio, di pericolo, di sfruttamento, di violenza e/o abuso, di tratta.
Il progetto “Don’t touch” ha offerto, inoltre, un supporto specialistico ed una formazione professionale agli operatori impegnati nel settore dell’immigrazione o nelle attività di presa in carico, tutela, accoglienza dell’utenza straniera.
L’equipe multidisciplinare ha promosso, tra l’altro, le sue attività formative nelle sedi del CPIA di Castelvetrano, Marsala e Mazara del Vallo, sedi con la maggiore presenza di MSNA iscritti e frequentanti.
La convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la discriminazione razziale, la violenza, la violazione dei diritti umani, il riconoscimento di situazioni allarmanti sono stati i temi centrali trattati nell’ambito delle attività formative.
La definizione di metodologie comuni ed un “modus operandi” condiviso per l’osservazione, l’individuazione, la presa in carico di situazioni di violenza risultano fondamentali per tutelare i diritti dei minori stranieri. Ed occorre riconoscere che il ruolo che noi insegnanti rivestiamo nel sociale è determinante nel loro sano processo di integrazione.
Dopo la formazione per i docenti, sono state organizzate interessanti attività laboratoriali a cui hanno partecipato con entusiasmo ed interesse 118 allievi minori stranieri non accompagnati: tali attività, in un clima sereno e collaborativo, sono state finalizzate ad accrescere negli allievi la consapevolezza dei propri diritti e a riconoscere quando questi vengono violati o negati.  Attraverso il disegnare, il colorare, il creare in cartelloni comuni, i minori stranieri coinvolti hanno avuto la possibilità di esprimersi liberamente in merito ai diritti inviolabili, interpretando il concetto e l’essenza di DON’T TOUCH.